Saranno pagati opere eseguite, beni strumentali e scorte che abbiano raggiunto un valore minimo di 5mila euro, anche se non sono stati completati i Sal.
La chiusura dei cantieri, dovuta all’emergenza coronavirus, si è abbattuta anche sui lavori per la ricostruzione post sisma in Centro Italia. Per evitare di aggravare una situazione già estremamente compromessa, il Commissario straordinario per la ricostruzione ha emanato la l’ordinanza 97, con cui è disposto il pagamento di alcuni lavori e spese tecniche già effettuati.
Si tratta di una disposizione straordinaria, che deroga non solo alle ordinanze per il contenimento dell’epidemia da Covid-19, ma anche alle regole sul pagamento degli stati di avanzamento lavori (SAL), e che resterà in vigore fino al 30 giugno 2020.
Centro Italia, pagamento di lavori e spese tecniche
L’ordinanza prevede che possa essere richiesto il pagamento dei SAL relativi agli interventi di ricostruzione privata in corso, delle spese tecniche nonché delle spese sostenute per gli interventi sui beni mobili strumentali e per il ripristino delle scorte.
Il pagamento può essere richiesto se le opere o le spese hanno raggiunto un valore minimo di 5mila euro. L’importo del SAL deve essere determinato in misura corrispondente alle lavorazioni eseguite e non può superare il 95% di erogazione del contributo per la ricostruzione.