Descrizione delle Opere Realizzate:
- Rinforzo strutturale con iniezioni ed intonaco armato
- Rinforzo Volte a botte
- Ripristino manto di copertura
- Solai in castagno
- Impianto Elettrico e Termoidraulico
- Pavimenti e Rivestimenti
- Restauro Beni Artistici
- Restauro Materiali Lapidei
- Restauro Portoni in Legno
- Sistemazioni Corte interna
La Storia .
Palazzo Branconio fu la prima residenza storica dei Branconio, importante famiglia aquilana originaria di Colle Brinconio (Collebrincioni) e stabilitasi all’Aquila sin dalla fondazione della città, nel XIII secolo.
Il Palazzo era stato fatto costruire di fronte la chiesa di San Silvestro perchè secondo la tradizione, la dimora delle famiglie più importanti della comunità doveva colloquiare in maniera diretta con l’edificio ecclesiastico e quindi col la religione.
Capostipite della famiglia era Giovanni Battista Branconio, detto Branconio, (L’Aquila, 1473 – Roma, 5 dicembre 1522)si trasferì quindi giovanissimo a Roma per apprendere ed esercitare l’attività di orafo nella bottega di fiducia del cardinale Galeotto Franciotti della Rovere, nipote di papa Giulio II, conoscenza che gli aprì le porte della corte papale.
Sostenne, in seguito, l’elezione di papa Leone X, nel conclave del 1513, il quale lo nominò consigliere di fiducia e diventò in pochi anni uno dei personaggi più potenti dello Stato Pontificio.
L’ascesa economica e sociale di Giovan Battista Branconio gli premise di frequentare i più importanti artisti del Rinascimento italiano , tra cui l’urbinate Raffaello Sanzio,del quale divenne amico intimo, il quale progettò per l’aquilano il palazzo Branconio dell’Aquila, all’interno del borgo di San Pietro a Roma, che poi venne abbattuto per far posto all’ampliamento di piazza San Pietro.
L’influenza di Raffaello si riflette sugli edifici voluti dal Branconio nella sua città natale, dalla “Visitazione”,opera autografa presente nella cappella di famiglia, agli affreschi del Casino delle Delizie Branconio. Questo piccolo edificio cinquecentesco adiacente al palazzo,fu gravemente lesionato dai terremoti del 1703 e 1915 e poi ricostruito nel 1932, dopo che fu salvato dalla demolizione, per far posto all’attuale Viale Duca degli Abruzzi